La carità nell'iconografia rinascimentale
La carità è una virtù cristiana che nel periodo rinascimentale veniva raffigurata in vari modi. In genere c'è sempre una donna assisa con un bambino sulle gambe, come ha fatto Piero del Pollaiolo (1441-1496 ca), come si vede nella foto della pala esposta agli Uffizi di Firenze.
Attributi della Carità sono il fuoco ardente e il Bambino cui la Carità offre il seno.
Quest'opera è del 1469.
Cesare Ripa (1555-1622) , nel suo saggio "Iconologia - overo Descrittione di diverse immagini cavate dall'antichità, e di propria inventione" del 1602, scrive che la Carità viene rappresentata da una "donna vestita d'habito rosso, che nella mano destra tenga un core ardente, e con la sinistra abbracci un fanciullo... et si dipinge co'p cuore ardente in mano, e co'l fanciullo in braccio, per notare, che la carità è uno effetto, e puro, e ardente nell'animo verso Dio, e verso le creature." (Cesare Ripa, Iconologia, v. Carità)
Mi chiedo se i pittori rinascimentali avevano dei libri a cui rifarsi per i modelli iconografici.
Il lavoro di raccoltà più famoso è quello di Cesare Ripa, ma è successivo.
A cosa facevano riferimento?
Era una tradizione orale e visiva?
Sarebbe interessante scoprire come sviluppavano questi modelli iconografici che sono diventati a loro volta modelli per gli artisti che sono arrivati dopo e riescono ancora oggi a trasmetterci valori importanti attraverso le immagini, che sono un linguaggio universale.
Attributi della Carità sono il fuoco ardente e il Bambino cui la Carità offre il seno.
Quest'opera è del 1469.
Cesare Ripa (1555-1622) , nel suo saggio "Iconologia - overo Descrittione di diverse immagini cavate dall'antichità, e di propria inventione" del 1602, scrive che la Carità viene rappresentata da una "donna vestita d'habito rosso, che nella mano destra tenga un core ardente, e con la sinistra abbracci un fanciullo... et si dipinge co'p cuore ardente in mano, e co'l fanciullo in braccio, per notare, che la carità è uno effetto, e puro, e ardente nell'animo verso Dio, e verso le creature." (Cesare Ripa, Iconologia, v. Carità)
Mi chiedo se i pittori rinascimentali avevano dei libri a cui rifarsi per i modelli iconografici.
Il lavoro di raccoltà più famoso è quello di Cesare Ripa, ma è successivo.
A cosa facevano riferimento?
Era una tradizione orale e visiva?
Sarebbe interessante scoprire come sviluppavano questi modelli iconografici che sono diventati a loro volta modelli per gli artisti che sono arrivati dopo e riescono ancora oggi a trasmetterci valori importanti attraverso le immagini, che sono un linguaggio universale.

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